Il metodo giapponese delle 5S è uno dei pilastri della lean organization. Il primo passo, il Seiri, significa separare ciò che serve da ciò che non serve. Un concetto semplice ma fondamentale anche per la gestione di un magazzino moderno.
Separare per ridurre sprechi
In magazzino spesso si confonde Seiri con il “riordinare”. In realtà non si tratta di allineare scatole o pallet, ma di compiere una scelta netta: distinguere il materiale utile da quello obsoleto o superfluo.
Quando si accumulano pezzi di ricambio, materiali in eccesso o articoli ormai fuori catalogo, il rischio è di occupare spazio prezioso e complicare i processi di picking e stoccaggio. In più, si generano costi aggiuntivi di scaffalatura, trasporto e gestione.
Il ruolo del WMS
Un software WMS (Warehouse Management System) può aiutare concretamente nell’applicazione del Seiri:
- consente di mappare le ubicazioni e verificare quali materiali hanno rotazione bassa o nulla;
- offre strumenti per inventari rapidi e per individuare scorte ferme;
- permette di generare report per capire quali articoli conviene mantenere e quali eliminare;
- rende possibile applicare metodi visivi come il Red Tagging anche in versione digitale, segnalando articoli da spostare o dismettere.
Oltre gli oggetti fisici
Il Seiri non si limita agli oggetti. Nel contesto del magazzino può significare anche eliminare procedure ridondanti, ordini duplicati o carichi di lavoro mal distribuiti. Con un WMS, l’azienda può ottimizzare i flussi e ridurre al minimo le attività a scarso valore aggiunto.
Conclusione
Applicare il Seiri in magazzino significa liberare spazio, migliorare l’efficienza e facilitare la vita agli operatori.
Con il supporto di un WMS, la separazione tra ciò che serve e ciò che non serve diventa un processo continuo e strutturato, base indispensabile per tutte le altre “S” del metodo.